Corsi di canto a pagamento per passare l’esame, sospesa per un anno docente teramana

Bufera al Conservatorio Verdi di Milano nell’articolo del Corsera: è indagata con altri tre colleghi e 25 allievi. Interrogata dal gip, ha evitato i domiciliari ma non potrà svolgere la professione

TERAMO – C’è anche una notissima docente di canto teramana tra i tre docenti del rinomato Conservatorio Verdi di Milano, che la gip milanese Alessandra Di Fazio ha sospeso per un anno dal. pubblico ufficio e vietato ovunque di esercitare la professione di insegnante. Il pubblico ministero Giovanni Polizzi aveva chiesto gli arresti domiciliari per tutti e tre. Le ipotesi di reato per gli insegnanti Maria Mastino, Sandra Buongrazio e Michele Porcelli sono, a vario titolo, quelle di corruzione, induzione indebita a fare o promettere utilità, e falso nelle attestazioni di assenza di conflitti di interessi.

L’accusa è di aver continuato, nonostante l’inchiesta fosse scattata lo scorso anno, a fornire lezioni private a pagamento ad alcuni studenti cinesi che poi sostenevano gli esami di ammissione ai corsi di canto del Conservatorio dove loro insegnavano e facevano parte delle commissioni esaminatrici. L’inchiesta ha rivelato che in alcuni casi gli allievi sborsavano migliaia di euro per. le lezioni.

La notizia è stata diffusa nei giorni scorsi dal Corriere della Sera che scrive come “nonostante le perizie in corso sui pc e telefoni sequestrati nel febbraio 2023 dalla Squadra Mobile agli indagati docenti del Conservatorio di Milano ‘Giuseppe Verdi’, è bastato un mese di riattivate intercettazioni ‘tra il 1° marzo ed il 9 aprile 2024 per accertare che tutti i docenti coinvolti nell’indagine continuavano» come prima a dare a pagamento lezioni private agli studenti cinesi. E anzi – si legge ancora sul quotidiano milanese -, addirittura appena 5 mesi fa senza che si sia saputo, il direttore del Conservatorio (parte lesa nel procedimento), Massimiliano Baggio, ha denunciato alla polizia che una allieva cinese gli aveva riferito che una delle insegnanti, le avesse proposto di effettuare lezioni private a pagamento in aggiunta alle normali, minacciandola (di fronte al rifiuto della ragazza) di precluderle la possibilità di sostenere gli esami“.

Secondo le nuove norme introdotte dalla riforma Nordio i tre indaganti sono comparsi dinanzi al gip per gli ‘interrogatori preventivi’, per fornire le loro difese (assistiti dagli avvocati Carlo Fontana, Luca di Edoardo e Marika Ballardini). All’esito, la gip milanese Alessandra Di Fazio ha emesso i provvedimenti interdittivi invece che quelli restrittivi degli arresti domiciliari, come chiedeva la procura milanese. «Sono le sole misure in grado — osserva la gip — di recidere i legami createsi con gli studenti e gli intermediari cinesi che hanno alimentato la prassi criminale» di soldi in cambio della promessa di passare l’esame di ammissione, veicolati attraverso il pagamento di pacchetti di lezioni private. Per la gip, scrive sempre il Corriera della Sera, la condotta dei professori indagati «ha alterato, per un tornaconto personale, il meccanismo di ingresso degli studenti cinesi presso li prestigioso ente milanese, oltre a danneggiare l’istituzione stessa con l’accesso di studenti che magari diversamente non lo avrebbero meritato».

Nell’inchiesta c’è anche un quarto docente indagato, attualmente in Sudamerica, e anche 25 allievi cinesi che hanno seguito e pagato i corsi.

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